Arrivò San Valentino, comprai come regalo per Lisa un anello e una cavigliera, avevo anche prenotato una cena in un ristorantino tranquillo, per la vestizione scelse lei...
Quando ebbe finito ammirai lo spettacolo...
Scarpe rosse con tacco di metallo, auto reggenti nere velate con la riga, vestitino di pizzo rosso molto corto, che lasciava intravedere il pushup di pizzo rosso anche lui e trucco...
Le diedi i regali, li apprezzò molto, volle che le mettessi io la cavigliera...
< Da che parte la merito? Destra o sinistra? >
Domanda mirata...
< A destra naturalmente, sei una donna libera, libera sessualmente di divertirsi con chi desidera...>
Mi diede la caviglia destra senza dir nulla, le tolsi la scarpa...
< Baciami il piede, te lo sei meritato, lo so che come si vede nei film pensi a un lieto fine, ma ahimè per te stasera non ci sarà, niente chiave e niente sesso, su metti la cavigliera...>
Son sincero, ci avevo sperato fortemente...
Partimmo per il ristorante, durante il viaggio parlava e rideva al cell, forse i ragazzi...
L entrata di Lisa al ristorante fece girare molte teste, lei camminava a testa alta verso il nostro posto, la cavigliera brillava e qualcuno l aveva notata...
Cena ottima, ridevamo e scherzavamo come una coppietta normale, anche se non lo eravamo più...
Terminata la cena mentre tornavamo verso casa mi disse di portarla in un piano bar, voleva ballare...
Proposta strana, ma non ci feci caso...
Entrammo in un locale in zona, bell ambiente, luci basse, un duo suonava e cantava, una cinquantina di persone, alcune al bar, ci sedemmo su un divanetto, occhi puntati su di lei come al solito...
Salì a ballare da sola, musica soft, il suo corpo seguiva la sensualità della musica...
Tornò a sedersi vicino a me, mi mandò a prender da bere, la lasciai sola, sperando in qualcosa...
Da lontano vidi un uomo avvicinarsi, lei lo fece sedere, portai da bere...
< Renzo ti presento un carissimo amico, Elio, Renzo, cosa bevi? >
Ti presento un amico? Giocava a qualcosa di nuovo, oltre tutto Renzo non era un giovincello...
Andai a prendere da bere per lui, tornai, erano sulla pista a ballare, Renzo la stringeva a se, lei rideva, la strinse ancora di più, poi il bacio, lei non si tirò indietro, il bacio divenne bollente, le mani di lui iniziarono a toccarle il culo...
Scesero dalla pista e vennero a sedersi, bevvero parlando tra loro, io ero fuori dai loro discorsi, anche perchè sentivo poco, loro sul divanetto, io sulla poltroncina...
Si alzarono, Lisa mi venne incontro e mi disse...
< E' ora di andare Elio, ho voglia di scopare, ma non con te mi spiace, voglio lui, seguici...>
Rimasi confuso, uscimmo tutti e 3 dal locale, la gabbietta iniziava a stringere...
Parcheggio, salì sulla sua auto, chiuse la portiera e se ne andò con lui...
Li seguii, si fermarono in un luogo appartato, Renzo scese e mi venne incontro...
< Elio, la tua amica è un vulcano, devo castigarla, tu tieni d occhio che non rompa le balle nessuno...>
Tornò in auto salendo dietro dove i vetri erano oscurati, era febbraio avevo freddo...
Sentivo tutto, poi si abbassò il finestrino, una mano mi lanciò il suo perizoma rosso, il segnale...
Iniziarono i gemiti, li conoscevo bene, poi l urlo di quando veniva, l auto dondolava sempre di più...
La notte di San Valentino tutti la passavano tra le gambe della propria donna, mentre io facevo da palo a un estraneo che scopava la mia, la gabbietta era dolorosa ...
Dopo parecchio tempo urlò Renzo, era venuto...Finalmente...
Si aprì la portiera, scese Lisa, salutò Renzo che se ne andò...
La guardai, spettinata e sudata, malferma sulle gambe, si appoggiò a me...
< Portami a casa, che uomo Renzo, mi ha sbattuta da vero maschio, i ragazzi sono seghette a confronto, e che cazzo grosso, e che resistenza, uhm, ne avevo proprio bisogno, andiamo...>
Una volta a casa l aiutai a spogliarsi, i capezzoli erano arrossati come già avevo visto, le sfilai le scarpe e le calze, vidi la sua grotta, era tutta arrossata e slabbrata, la sdraiai sul letto guardando quel corpo goduto da un altro...
Un San Valentino decisamente fuori dalle righe...
Quando ebbe finito ammirai lo spettacolo...
Scarpe rosse con tacco di metallo, auto reggenti nere velate con la riga, vestitino di pizzo rosso molto corto, che lasciava intravedere il pushup di pizzo rosso anche lui e trucco...
Le diedi i regali, li apprezzò molto, volle che le mettessi io la cavigliera...
< Da che parte la merito? Destra o sinistra? >
Domanda mirata...
< A destra naturalmente, sei una donna libera, libera sessualmente di divertirsi con chi desidera...>
Mi diede la caviglia destra senza dir nulla, le tolsi la scarpa...
< Baciami il piede, te lo sei meritato, lo so che come si vede nei film pensi a un lieto fine, ma ahimè per te stasera non ci sarà, niente chiave e niente sesso, su metti la cavigliera...>
Son sincero, ci avevo sperato fortemente...
Partimmo per il ristorante, durante il viaggio parlava e rideva al cell, forse i ragazzi...
L entrata di Lisa al ristorante fece girare molte teste, lei camminava a testa alta verso il nostro posto, la cavigliera brillava e qualcuno l aveva notata...
Cena ottima, ridevamo e scherzavamo come una coppietta normale, anche se non lo eravamo più...
Terminata la cena mentre tornavamo verso casa mi disse di portarla in un piano bar, voleva ballare...
Proposta strana, ma non ci feci caso...
Entrammo in un locale in zona, bell ambiente, luci basse, un duo suonava e cantava, una cinquantina di persone, alcune al bar, ci sedemmo su un divanetto, occhi puntati su di lei come al solito...
Salì a ballare da sola, musica soft, il suo corpo seguiva la sensualità della musica...
Tornò a sedersi vicino a me, mi mandò a prender da bere, la lasciai sola, sperando in qualcosa...
Da lontano vidi un uomo avvicinarsi, lei lo fece sedere, portai da bere...
< Renzo ti presento un carissimo amico, Elio, Renzo, cosa bevi? >
Ti presento un amico? Giocava a qualcosa di nuovo, oltre tutto Renzo non era un giovincello...
Andai a prendere da bere per lui, tornai, erano sulla pista a ballare, Renzo la stringeva a se, lei rideva, la strinse ancora di più, poi il bacio, lei non si tirò indietro, il bacio divenne bollente, le mani di lui iniziarono a toccarle il culo...
Scesero dalla pista e vennero a sedersi, bevvero parlando tra loro, io ero fuori dai loro discorsi, anche perchè sentivo poco, loro sul divanetto, io sulla poltroncina...
Si alzarono, Lisa mi venne incontro e mi disse...
< E' ora di andare Elio, ho voglia di scopare, ma non con te mi spiace, voglio lui, seguici...>
Rimasi confuso, uscimmo tutti e 3 dal locale, la gabbietta iniziava a stringere...
Parcheggio, salì sulla sua auto, chiuse la portiera e se ne andò con lui...
Li seguii, si fermarono in un luogo appartato, Renzo scese e mi venne incontro...
< Elio, la tua amica è un vulcano, devo castigarla, tu tieni d occhio che non rompa le balle nessuno...>
Tornò in auto salendo dietro dove i vetri erano oscurati, era febbraio avevo freddo...
Sentivo tutto, poi si abbassò il finestrino, una mano mi lanciò il suo perizoma rosso, il segnale...
Iniziarono i gemiti, li conoscevo bene, poi l urlo di quando veniva, l auto dondolava sempre di più...
La notte di San Valentino tutti la passavano tra le gambe della propria donna, mentre io facevo da palo a un estraneo che scopava la mia, la gabbietta era dolorosa ...
Dopo parecchio tempo urlò Renzo, era venuto...Finalmente...
Si aprì la portiera, scese Lisa, salutò Renzo che se ne andò...
La guardai, spettinata e sudata, malferma sulle gambe, si appoggiò a me...
< Portami a casa, che uomo Renzo, mi ha sbattuta da vero maschio, i ragazzi sono seghette a confronto, e che cazzo grosso, e che resistenza, uhm, ne avevo proprio bisogno, andiamo...>
Una volta a casa l aiutai a spogliarsi, i capezzoli erano arrossati come già avevo visto, le sfilai le scarpe e le calze, vidi la sua grotta, era tutta arrossata e slabbrata, la sdraiai sul letto guardando quel corpo goduto da un altro...
Un San Valentino decisamente fuori dalle righe...
Nessun commento:
Posta un commento